di CARLO MELINA
Le associazioni di categoria non vogliono, ma non hanno fatto abbastanza per impedire che accadesse. E così da gennaio altri 6 imprenditori veneti porteranno baracca e burattini in Carinzia. La notizia è trapelata a margine di un incontro tenutosi a Klagenfurt il 27 novembre: dovevano partecipare una decina di titolari d’azienda, se ne sono presentati 56. Il motivo? Semplice, ne avevano anche già parlato: in Carinzia lo Stato è amico, le tasse congrue, i servizi efficienti, i sindacati utili, le infrastrutture all’avanguardia. Il contrario di quello che succede in Italia, compresa quella parte dell’Italia, il Veneto, che paga un conto da 20 miliardi di euro l’anno sotto forma di residuo fiscale.
“Non credo che la Carinzia sia la soluzione per le imprese venete — ha detto il presidente di Confartigianato del Veneto Giuseppe Sbalchiero, censurando la “fuga” degli imprenditori — l’Austria fa una politica molto aggressiva per attirare le nostre
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