di AGUSTIN LAJE
Il giornalista di regime Ernesto Tenembaum si è appena scagliato contro il ministro dell'Economia argentino, Luis Toto Caputo, con queste parole: “Dare del comunista a Boric è un livello di brutalità, ignoranza e cattiveria...”. Dato che, al di là dell'indignazione, Tenembaum non ha fornito alcuna argomentazione sostanziale, ecco le mie per dimostrare che, in realtà, quanto detto da Caputo non è sbagliato.
Gabriel Boric - il presidente del Cile - ha esordito nel mondo della politica fondando il movimento “Izquierda Autónoma” (vedi foto sotto). La matrice ideologica era una sorta di socialismo latinoamericano e nei loro documenti fondativi rivendicavano le influenze di Antonio Gramsci, il più grande pensatore del Partito Comunista Italiano.
All'epoca, Boric era attivo nelle cause studentesche cilene al fianco di Camila Vallejo, leader del Partito Comunista del Cile (PCCh). Per inciso, la stessa Vallejo, che oggi è probabilmente il più impor