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Come la bce ha seminato inflazione e raccolto deflazione

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di GERARDO COCO Nelle due ultime press conference a Francoforte e a Sintra, il presidente della Bce Mario Draghi ha annunciato di ridurre gli acquisti del debito europeo e di non di alzare gli interessi fino alla fine del suo mandato nel gennaio 2019: il tasso di riferimento rimane a 0% e quello sui depositi alla Bce a -40%. Come mai dopo aver proclamato negli ultimi mesi che la ripresa economica è «robusta» non li ha ritoccati? Perché la Bce avendo acquistato più del 40% del debito europeo ai prezzi massimi non può aumentare gli interessi senza mettere in crisi il proprio bilancio. Naturale che Draghi prima di andare in pensione non voglia problemi e sia rassicurante su tutto. In realtà sa molto bene di aver intrappolato la banca centrale che non può più rivendere il debito di cui, pertanto, non resta che aspettare la scadenza. Chi, se non la Bce, può rinnovarlo a quei ridicoli rendimenti? Qualsiasi investitore competente sa che il quantitative easing ha distrutto il
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1 COMMENT

  1. Io la vedo alla stessa maniera.
    Mi interessa oltremodo capire nei dettagli cosa succederà quando il QE terminerà.
    Una simulazione fantascientifica.
    Un racconto a partire dal giorno zero, la fine del QE, via via di mese in mese per un paio di anni.
    Un vero thriller fantaeconomico.
    Italia, europa, mondo.
    Non c’è dubbio che governi nazionali, sovrastato europeo, Bce siano gestiti al peggio.
    E le chiavi di volta sono la tassazione e l’esagerata spesa pubblica.
    Si è perso il contatto con la realtà, con la gente.

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