di MICHELANGELO BASTONI
In Spagna ha tenuto banco, tempo fa, uno scandalo legato all’acquisto di mascherine durante l’emergenza COVID. Sebbene il caso sia ancora sotto indagine giudiziaria, e quindi da valutare con cautela, il dibattito pubblico si muove secondo schemi consolidati: si punta il dito contro pochi “colpevoli isolati” e si rilancia accusando i rivali politici di essere ancora peggiori. Nulla di nuovo. Tuttavia, un’analisi più ampia rivela che proprio nei periodi di crisi, con controlli allentati, la corruzione tende a proliferare.
Guardando alla storia, la guerra è sempre stata terreno fertile per affari illeciti. Dai tempi dei romani fino alle grandi guerre mondiali, è documentato come esponenti vicini al potere abbiano sfruttato i conflitti per arricchirsi, anche commerciando con il nemico. Non sorprende, dunque, che anche la pandemia abbia rappresentato un’occasione di corruzione su scala globale, e non solo in Spagna.
Ma oltre a questi episodi, la cor