di GIORGIO CALABRESI
Roberto Cota, governatore del Piemonte defenestrato dalla giustizia amministrativa, ha perso anche al terzo grado di giudizio. Si è così definitivamente chiusa la vicenda legata alle elezioni regionali 2010 del Piemonte: la Cassazione ieri ha confermato quanto già deciso dal Tar prima, e dal Consiglio Stato poi, circa l'illegittimità della proclamazione degli eletti di quelle consultazioni. Quelle elezioni sono nulle, e bene ha fatto il Consiglio di Stato ad annullarle. Cota aveva a suo tempo presentato ricorso contro la sentenza del Consiglio di Stato, sostenendo che l'organismo di giustizia amministrativa, annullando i risultati elettorali, era andato al di là dei poteri riconosciutigli dalla legge. Per questo motivo Cota si era rivolto alla Cassazione. Ieri la Suprema Corte gli ha detto «no, non è così», il Consiglio di Stato non ha «travalicato» i suoi poteri.
La decisione presa è del tutto conforme ai suoi poteri, in base ai quali aveva
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