di EUGENIO CAPOZZI
Più passa il tempo, più si accumulano i dati, più diventa evidente (per chi le evidenze non si rifiuta di vederle) che l'unica differenza tra il Covid 19 e l'influenza stagionale sta in alcuni picchi di mortalità in eccesso correlati al primo, concentrati nella popolazione anziana al limite della speranza di vita media (oltre gli 80 anni). Dico correlati a, e non causati da, perché le statistiche disponibili fino a novembre scorso ci dicono che il 30% di quelle morti sono da addebitare a cause diverse dal virus, ma coincidono temporalmente con l'andamento dei decessi per (o "con") Covid.
Lo si vede benissimo dall'elaborazione grafica di Francesco Santoro che ripropongo qui sotto. Senza quei picchi, si potrebbe dire che il Covid sul complesso della popolazione è addirittura più blando delle influenze stagionali: letalità quasi nulla sotto i 60 anni, sintomi in generale più leggeri, incidenza quasi inesistente nella popolazione giovane, asintomatici/paucisin
Evidente “per chi le evidenze non si rifiuta di vederle”? Allora evidente per pochi; almeno in Italia ma non solo. Di rifiuti umani, i veri negazionisti, è pieno il globo.