di MARIETTO CERNEAZ
"L’Avana è militarizzata, le linee telefoniche e internet sono bloccate. Aleggia un silenzio surreale, sembra di vivere in un’altra città". Della dissidenza a Cuba Yoani Sánchez è ormai una delle voci e dei volti più noti, scrive il Corriere. In prima linea fin dagli inizi, quando ancora Fidel era vivo e cedeva il passo al fratello Raul. Oggi, passati più di 10 anni, Yoani è ancora all’Avana e insieme al marito Reinaldo, a sua volta intellettuale e dissidente, fa sentire la sua voce e continua il suo lavoro di giornalista con il portale «14ymedio».
Il lavoro della CIA è dietro alla rivolta cubana? Folle controllate da un'opposizione interna che il governo ha sempre chiamato “piccoli gruppi”? Le migliaia di cubani scesi spontaneamente in piazza domenica 11 luglio a Cuba sono la prova vivente che le proteste pubbliche che, secondo l'Osservatorio cubano dei conflitti, sono quintuplicate nell'isola dallo scorso settembre, non erano né consegue