di PAOLO L. BERNARDINI
Al crepuscolo di questa estate 2013, dal mio eremo ligure, mi abbandono a diverse riflessioni. Una di queste riguarda la triste messe di questa stagione al suo incipit, la morte di due colleghi, Maestri per almeno una generazione di storici, così diversi per metodi e orientamenti di pensiero, ma che occorre ricordare. A distanza di pochi giorni, tra fine giugno e inizio luglio, sono morti due docenti universitari a cui moltissimo dobbiamo per la comprensione di una terra e di una cultura a noi (e al mondo, occorre dire), estremamente care, il Veneto, Venezia, e molto altro, naturalmente. Si tratta di Silvio Lanaro e di Ennio Concina, il primo docente di storia contemporanea a Padova, il secondo di storia bizantina a Venezia. Entrambi intorno ai settant’anni, entrambi amati dagli allievi e saldamente inseriti nel novero, relativamente ampio, di storici italiani noti al mondo.
Se li voglio ricordare, qui, in un giornale impegnato politicamente in una direz
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