di MATTEO CORSINI
In uno dei consueti editoriali della domenica sul Sole 24 Ore, Sergio Fabbrini si dedica alla inefficiente democrazia italiana, osservando che, nonostante l'ampia maggioranza che sostiene il governo Draghi, in Parlamento siano stati presentati 6.290 emendamenti alla legge di bilancio per il 2022.
Osservazione di per sé pertinente, per quanto sia noto che qualsiasi legge di bilancio è soggetta ad assalti alla diligenza anche da parte delle forze di maggioranza. Figuriamoci quando, come nell'ultimo biennio, in nome della lotta al Covid e sapendo che ci sono circa 200 miliardi da spendere in un quinquennio, le manovre sono in ampio deficit senza che la Commissione europea abbia alcunché da dire. Fabbrini vorrebbe che il governo avesse mano (ancora) più libera, evidentemente. Scrive infatti:
"Analizzando le conseguenze della pandemia nei vari Paesi, Frank Fukuyama ha mostrato come esse siano state contenute là dove i governi hanno governato, mentre sono stat
Anche fabbrini mostra chiari segni di Sprangofilia.
O forse è consapevole che il popolo babbeo, la spranga in mano non la prenderà mai. Piuttosto chiedo a Il Miglio Verde come ci si possa attivare perché la Legge 1/2018 venga rispettata. Se dice al massimo due anni, non si può andare oltre con lo stato di emergenza. Chiedono legalità ma poi sono i primi a infrangerla sfacciatamente. Con quale strumento giuridico pensano sia possibile arrivare al prossimo trentuno marzo? Occorre che gli studi legali si attivino subito perché se speriamo nelle spranghe popolari rischiamo di continuare a illuderci.