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Dollaro forte? se nel 2008 c’e stata “una” crisi, ora potrebbe esserci “la” crisi

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di GERARDO COCO La rivalutazione del dollaro sta impensierendo la Federal Reserve e non solo. La maggior parte del debito mondiale è denominata in questa valuta ma il reddito per pagarlo è espresso in valute relativamente più deboli e pertanto il costo dell’esposizione per i debitori è aumentato: ci vuole più valuta locale per comprare dollari per pagare capitale e interessi. Dollaro forte significa turbolenza in arrivo. Un criterio per stimare la vulnerabilità dell’economia mondiale e il rischio di una sua involuzione è dunque la valutazione del debito in dollari. Negli ultimi 40 anni è stato raro vedere un dollaro forte ma quando lo è diventato è stata subito crisi. Nel 1997/98 parecchi paesi asiatici e la Russia furono costretti a svalutazioni drammatiche e default dei debiti contratti in dollari. Il termine “contagio” entrò nel vocabolario finanziario e oggi il rischio di contagio mondiale dovuto alla rivalutazione del dollaro è, rispetto a quell’epoca, all
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