Fonte originale: www.corriere.it di Maria Teresa Meli
ROMA - Sono i numeri - sempre i numeri - la maledizione del Partito democratico. Non bastano per ottenere una maggioranza autonoma al Senato. E non sono sufficienti neanche per consentire alla coalizione di centrosinistra di votarsi il presidente della Repubblica in splendida solitudine. Per questa ragione la strategia studiata a largo del Nazareno per convincere Silvio Berlusconi ad acconsentire alla nascita del governo Bersani è fallita.
Il segretario del Pd tramite Alfano ha fatto avere al Cavaliere la lista dei candidati al Quirinale che potrebbero non dispiacergli: Franco Marini, Giuliano Amato, Pietro Grasso e Giuseppe De Rita. Un elenco breve e due postille. La prima: potremmo mettere tre ministri non sgraditi al leader del Pdl. La seconda: «Se Berlusconi non fa partire il nostro governo, noi non cercheremo la convergenza dei due terzi del Parlamento per votare il presidente della Repubblica, ma ce lo sceglieremo da s
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