FONTE ORIGINALE: www.corrierecomo.it di Dario Campione
Il flusso di denaro dall’Italia verso la Svizzera non accenna a diminuire. Anzi, probabilmente cresce. In modo proporzionale alla crisi. Dopo il lavoro, con il numero dei frontalieri in costante aumento, adesso è la volta dei soldi. Che continuano a prendere la via della Confederazione, approdo giudicato sicuro in tempi difficili quali sono quelli attuali. «Ma gli evasori, i furbetti, sono all’ultima spiaggia. Per loro, non c’è futuro». Ne è convinto Paolo Bernasconi, avvocato luganese, docente universitario, consulente dell’associazione delle banche ticinesi e uno dei massimi esperti in materia fiscale.
Il denaro, sostiene, viaggia. È un fiume in piena. Ma quasi completamente legale.
«In questo momento - dice Bernasconi - c’è massima attenzione da tutte le parti in causa. C’è attenzione della clientela, che è molto interessata e c’è attenzione delle autorità fiscali». Occhi poco discreti puntati s
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