di LUIGI CORTINOVIS
Partiamo dalla fine del discorso: Confartigianato ha recentemente scritto che negli ultimi dieci anni l’Italia è il paese d'Europa che ha registrato la più alta crescita della pressione fiscale, con un aumento di 4,2 punti percentuali. Vabbé, chi legge il MiglioVerde non credo si scomporrà più di tanto di fronte a questa ovvietà.
Ciò che ci interessa, però, è tentare di capire - considerato il ginepraio burocratico-fiscale nostrano - che vitaccia facciano le aziende per pagare le tasse e non solo in Padania. Un altro, recente studio di "Confartigianato imprese Puglie" ci racconta di "imposte locali e tasse tassate", che comportano per le piccole medie imprese legnate da 11.000 euro all'anno.
In sintesi: "il calcolo, infatti, è stato svolto prendendo in esame un’azienda tipo, che vanti, cioè, cinque addetti fra lavoratori dipendenti e indipendenti. Ebbene, sul groppone pesano Irap, addizionale regionale Irpef, addizionale comunale Irp