di LUIGI CORTINOVIS
Parliamo di povertà e numeri correlati. Nel primo semestre del 2015 erano circa 9 milioni e 300 mila le persone in difficoltà per la mancanza di lavoro o per la precarietà della loro posizione lavorativa, il 66,3% in più rispetto al 2007, anno che ha preceduto la crisi. È quanto emerge dal periodico monitoraggio della Fondazione Di Vittorio della Cgil, secondo quanto riporta una nota.
Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente si è registrato un calo dell’1,4% (117 mila unità). Il tasso di sofferenza è aumentato in misura eccezionale sia nel Centro-Nord, dove è passato dal 3,7 del 2007 al 9,1% del 2015, che nel Mezzogiorno, dove ha raggiunto il 19,5% dall’11,7 del primo semestre 2007; soltanto nel 2011 e nel 2015 si è verificata una inversione di tendenza e la diminuzione osservata, allora come quest’anno, è stata più marcata nel Centro-Nord che nel Mezzogiorno.
Il tasso di disagio è salito con continuità in tutte e due le mac