di REDAZIONE
L'Italia ha speso male i denari europei per fare interventi di efficienza energetica sugli edifici pubblici. E' l'indicazione che arriva dalla relazione con cui la Corte dei conti Ue ha preso in esame le politiche adottate in tre Stati membri, Italia, Lituania e Repubblica Ceca. Questi Paesi sono stati scelti perche' globalmente hanno fruito della maggior parte dei quasi 5 miliardi di euro erogati da Bruxelles sotto forma di fondi di coesione e del Fondo europeo di sviluppo regionale destinati all'efficienza energetica.
L'analisi dei progetti ha messo in chiaro che non si e' tenuto conto del rapporto spesa-benefici, insomma si e' sborsato piu' di quanto si e' realizzato in termini di risparmio energetico.
Piu' che altro, rileva la Corte, si sono ristrutturati edifici bisognosi di intervento. ''Gli stati membri hanno fondamentalmente utilizzato questi fondi per rinnovare edifici pubblici, mentre il risparmio energetico era, nel migliore dei casi, una finalita' s
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