di REDAZIONE
Il settore delle costruzioni e' ''allo tremo'': poco meno di 62.000 imprese hanno chiuso i battenti nel 2012 e circa 81.000 addetti sono andati a casa. Come se un medio comune italiano 'chiudesse'. La situazione drammatica emerge da un rapporto di Anaepa Confartigianato, l'Associazione dei costruttori aderenti alla Confederazione che 'fotografa' gli effetti della crisi su famiglie e imprese.
''Siamo allo stremo: - commenta Arnaldo Redaelli, Presidente di Anaepa Confartigianato - le imprese di costruzione hanno bisogno di interventi immediati per fermare un inaccettabile declino e rilanciare un settore fondamentale per la tenuta sociale ed economica del Paese. Abbiamo ribadito pi volte le condizioni indispensabili per dare respiro al nostro settore. Ma finora non abbiamo avuto risposte. Il tempo e' scaduto. Il prossimo Governo e il prossimo Parlamento dovranno intervenire immediatamente''. La situazione e' complessa: per le aziende il 2012 e' stato un annus horribilis
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