di FABRIZIO DAL COL
Dopo aver valutato la proposta del ministro Cancellieri, che ritiene la data del 24 febbraio la data più idonea per il voto, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha preso ieri atto che bisogna andare al voto al più presto, e che la data del 24 febbraio è la migliore. Tutti contenti? Per i partiti, salvo Berlusconi, che ha sollevato  questioni politiche ventilando  l’ipotesi di un rinvio, è certamente un vantaggio concreto. Che siano contenti o meno, non appassiona certamente gli italiani, dato che a loro  non interessa proprio un fico secco, anzi, queste elezioni le vedono come fumo negli occhi: votare e non poter scegliere è l’ultima delle soluzioni politiche che si sarebbero certo aspettati, e oggi sono invece ben disposti a fargliela pagare. Infatti, liste inutili, movimenti che nascono solo in Parlamento e tra poche persone, liste civetta, simboli nuovi, sicuramente tante novità da questo punto di vista, peccato che queste novitÃ
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