di FRANCO CAGLIANI
Joan Tardà, deputato di ERC, ha difeso l'idea della "disobbedienza civile" nel caso in cui non venga soddisfatta la richiesta di un referendum concordato con il governo spagnolo. Il leader comunista appoggia questa opzione in diversi messaggi diffusi attraverso il suo account Twitter e in cui si dice "assolutamente d'accordo" con l'ex presidente della ANC, Jordi Sánchez, che in un'intervista con al quotidiano Ara sostiene che "l'azione politica unica è quella di realizzare un referendum il prima possibile come unica via d'uscita".
In uno dei Twitt, Tardà dice di essere "convinto che ora più che mai il Parlamento dovrebbe chiedere al Congresso di chiedere ancora una volta che si tenga un referendum concordato che soddisfi tutte le parti". Ancora: "Se però il governo non negoziasse, se risponderà come nel 2014, negando il dialogo, urge disobbedire", ha dichiarato il membro dell'Assemblea, per il i catalani hanno "ogni diritto di decidere se vogliamo più
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