di ROMANO BRACALINI
Dunque, Napolitano, ’o re ,con le fanfare, i gagliardetti e i tricolori, va in Emilia e viene fischiato dai terremotati che gli gridano: “Vattene, buffone”. Ma sui grandi giornali, Corriere, Repubblica, Stampa, la notizia non compare, e se non c’è, vuol dire che non è vero. Perché meravigliarsi! In fondo la stampa italiana, padronale o di partito, è sempre stata organica al sistema politico istituzionale, però con la cura di scegliersi il padrone “migliore”, Prodi invece di Berlusconi, ed ora Paperon Monti che non dev’essere contrariato essendo, oltre tutto, permalosissimo. E se qualcuno fischia o’ re basta non dirlo ed è come se il misfatto non fosse accaduto.
Si direbbe che la stampa italiana tra i suoi doveri non abbia quello fondamentale di informare ma piuttosto di correggere una opinione invalsa nel popolo-bue. Se l’impressione è quella che via sia ormai, a parte la crisi economica, anche un problema di emergenza sicurezza e che
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