di LUIGI POSSENTI
Mentre il tira e molla del governo sui pagamenti alle imprese dei crediti che esse vantano va per le lunghe, sono oltre 15.000 le imprese italiane che dall'inizio della crisi alla fine del 2012 sono fallite a causa dei ritardi dei pagamenti: questa è la stima della Cgia secondo cui "tra il 2008 ed il 2012 i fallimenti causati dai ritardi dei pagamenti siano aumentati piu' del doppio (+114%): nel 2008 erano 1.800, a fine 2012 hanno toccato quota 3.860: 60.000 i posti di lavoro persi". E a fronte delle 15.000 imprese italiane che dall'inizio della crisi alla fine del 2012 sono fallite a causa per i ritardi dei pagamenti sono stati persi circa 60.000 posti di lavoro. "Si tratta di dati molto preoccupanti, che mettono in luce - si legge in una nota - gli effetti negativi sul tessuto produttivo ed occupazionale italiano dei ritardati o mancati pagamenti (siano essi imputabili a committenti privati o a quelli pubblici)".
I risultati a cui e' giunta la Cgia di Mest
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