di FABRIZIO DAL COL
Riforma del lavoro, art. 18, pensioni, esodati, aumento Iva, accise sulla benzina, Imu, prestiti alle banche, finanziamenti alla protezione civile, etc.: in sostanza tasse che sarebbero dovute servire ad evitare il baratro e per logica conseguenza il fallimento del paese Italia, ma che nei fatti invece non sono servite a un beato cazzo. L’Italia è sempre più vicina a portare i libri in tribunale, mentre Monti ancora fino a qualche giorno fa insisteva a dire che il baratro era scongiurato. Otto mesi se ne sono andati e l’unico risultato certo ottenuto è aver avviato il paese alla recessione, altro che aver evitato il fallimento. Mezzo mondo ha giudicato insensato e privo di cognizione di causa l’aumento della pressione fiscale, ma le risposte pervenute all’unisono dal governo dei tecnici e dalla maggioranza costituita da politici falliti sono ancora oggi sempre le stesse: “tutto necessario per salvare l’italia”.
Il profeta Monti, sempre avaro n
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