di REDAZIONE
«Per la prima volta nella storia il creditore, lo Stato, ha fatto di tutto per ridurre il credito da riscuotere». Il generale Umberto Rapetto da alcuni mesi ha lasciato il Gat della Guardia di Finanza, il Nucleo speciale antifrode che per due anni ha lavorato all’inchiesta sulla maxievasione fiscale dei concessionari del gioco d’azzardo. Qualche settimana dopo la conclusione di quella investigazione «sono stato destinato a frequentare, sarà stata una combinazione, un corso di perfezionamento». Così, dopo 37 anni, si è spogliato per sempre della sua divisa grigioverde. Non senza polemiche.
Cosa scoprì la vostra inchiesta sui gestori degli apparecchi per scommesse?
L’indagine delegata dal sostituto procuratore generale della Corte dei Conti, Marco Smiroldo, permise di accertare la mancata connessione di un enorme mole di slot machine con il sistema dell’Anagrafe Tributaria che doveva garantire la regolarità del gioco e assicurare la corresponsione del
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