di REDAZIONE
L'Italia ha il "triste primato in Europa" del maggior numero di prescrizioni (circa 130mila quest'ultimo anno) e "paradossalmente, del piu' alto numero di condanne della Corte Europea dei diritti dell'uomo per l'irragionevole durata dei processi". E' l'allarme lanciato dal presidente della Corte d'Appello di Milano, Giovanno Canzio, durante l'intervento di apertura dell'Anno giudiziario a Milano. Il magistrato e' critico verso l'attuale disciplina della prescrizione del reato che definisce "illogica nella parte in cui estende i suoi effetti sul processo penale, propiziandone il grado di ineffettivita' con il fallimento della funzione cognitiva e la sconfitta dell'ansia di giustizia delle vittime e della collettivita'". Continua l'alto magistrato: "Essa si rileva come un agente patogeno: scoraggia, mediante una sorta di premialita' di fatto, le premialita' legali dei diritti alternativi, incentiva strategie dilatorie e implementa strumentalmente le impugnazioni". Canzio
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