di ANTONIO GUADAGNINI*
In questi giorni stiamo assistendo ad una battagliatra il presidente degli artigiani trevigiani Mario Pozza, e il Governatore del Veneto. Il tema del contendere riguarda la gestione delle risorse dei confidi. Sembra un conflitto di interessi tra due parti, intente a difendere ognuna le proprie prerogative. Non è così. Sullo sfondo delle diverse posizioni stanno due visioni opposte riguardo il ruolo che devono avere le rappresentanze territoriali (siano politiche, imprenditoriali o altro).
Se i soldi li gestisce il consorzio, è il privato che decide; se i soldi li gestisce Veneto Sviluppo, è il pubblico che decide. Se i soldi li gestisce il consorzio, la logica che si usa (per concedere prestiti) è quella della mutualità e della solidarietà, se i soldi li gestisce la finanziaria regionale, la logica che si usa è quella “partitica” (non politica). Da un lato, c’è il principio di sussidiarietà, dall’altro, c’è un misto di partitocrazia e