di REDAZIONE
L’attivista per l’indipendenza di Hong Kong Andy Chan ha attaccato la Cina sostenendo che è un impero che cerca di “annettere” e “distruggere” la città in un discorso senza censure presso il club della stampa honkonghese, che Pechino aveva chiesto non si tenesse.
Dimostranti rivali si erano riniti di fronte al luogo del discorso e un gruppo di sostenitori pro-indipendenza si sono scontrati con la con la polizia, sostenendo che a loro non era stato dato spazio, diversamente che alle decine di manifestanti pro-Pechino, che hanno urlato slogan dando delle “spie” ai filo-indipendenza.
Chan ha descritto Pechino come “padrone coloniale” di Hong Kong, la città semiautonoma, e ha detto in un discorso intitolato “Nazionalismo a Hong Kong: una guida politicamente scorretta a Hong Kong sotto la gestione della Cina”.
L’Ufficio di Hong Kong del ministero degli Esteri cinese, che aveva richiesto al club di non tenere l’evento, ha rapidamente pr
La Cina rimane una dittatura comunista, realpolitik o meno.
Sembra di capire che Pechino tollera purchè non se ne parli… è realpolitik in fondo! chissà a quanti interessa pur non potendolo ammettere… in giro per il mondo ci sono tante situazioni analoghe, ne abbiamo anche noi vicine e ben note…