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I prezzi scendono? e dove sta scritto che sarebbe un problema

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di PETER SCHIFF L'improvvisa caduta del prezzo del petrolio fornisce un'occasione unica per esaminare la convinzione molto diffusa secondo cui la deflazione è un veleno per l'economia. Poiché molti governi e banche centrali hanno annunciato di voler combattere la deflazione a tutti i costi nel 2015, la questione non potrebbe essere più significativa. Mentre i prezzi in discesa possono apparire all'uomo comune un motivo di celebrazione, gli economisti credono che possano generare un ciclo negativo vizioso e spesso inesorabile, il quale secondo molti porterebbe ad una recessione prolungata, o persino ad una depressione. Tuttavia, questi stessi economisti riconoscono che i prezzi dell'energia in caduta possono offrire uno stimolo, equivalente ad un enorme "taglio fiscale", particolarmente per i consumatori di basso e medio reddito per i quali i costi dell'energia rappresentano una porzione importante del reddito a disposizione. Essi indicano che il denaro non più speso da consum
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5 COMMENTS

  1. Per chi volesse approfondire il tema della “deflazione” in ogni suo aspetto propongo la lettura dell’articolo che trovate a questo indirizzo.

    P.S.
    I miei complimenti al “miglioverde” per la divulgazione del pensiero economico fondato sugli scritti di Ludwig von Mises e dei suoi seguaci, gli “austrians”, da sempre contrari ai keynesiani (tipo Paul Krugman) tanto amati dai governi scialacquatori che con le loro politiche monetarie basate sull’indebitamento e sull’
    inflazione ci hanno portato alla rovina.

  2. Qualcuno ha giustamente detto che nel caso dell’Europa non si tratta di deflazione ma bensì di riallineamento dei prezzi.
    Con l’introduzione dell’Euro in tutti i paesi europei, maggiormente in Itali, si è assistito al fenomeno dei salari rimasti fissi ed i prezzi che in taluni casi sono raddoppiati. Visto dal 2002 i salari non sono cresciuti, il calo dei prezzi attuali è solo una discesa ai valori che dovrebbero avere se non fossero raddoppiati nel 2002, e condivido questa opinione.
    In ogni caso in economia si studia che in concorrenza perfetta il prezzo si fissa all’incrocio tra domanda ed offerta, se la domanda è in calo, a causa delle tasse e della crisi, perché il reddito disponibile è calato, per forza di cose anche i prezzi devono scendere. Se non accade vuol dire che il mercato non è concorrenziale.

  3. Anche perché non viviamo in eterno, mangiamo, ci scaldiamo, ci divertiamo tutti i giorni. E se devo comperare casa, non aspetto che questa sia una cassa, ma appena ho la possibilità economica, la compro! Si slega sempre l’economia dall’uomo, dalla sua natura.

  4. A me sta bene che i prezzi calino e non sto a sottilizzare tra deflazione buona e cattiva.
    A me non sta bene che il potere tenti in ogni modo di ridurre il mio potere d’acquisto tramite manovre monetarie temerarie e lesive per il risparmi ed il libero mercato.

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