di TONTOLO
Mario Appelius è passato alla storia del giornalismo italiano per il suo granitico fascistissimo patriottismo e per la sua capacità “professionale” di trasformare in vittorie anche le sconfitte più evidenti, nel giustificare l’ingiustificabile e nell’abilità acrobatica di adeguarsi a tutte le giravolte del potere. Con virtuosismo seguiva (a volte addirittura anticipava) i cambi di posizionamento del partito e del Duce esaltando ogni decisione come saggia e salvifica, anche quando contraddiceva le decisioni di poche ore prima. Appelius era in questi balletti insuperabile o almeno così si credeva.
Oggi ha trovato qualcuno che lo ha superato alla grande. Seguire le giravolte mussoliniane richiedeva grande abilità, adeguarsi a quelle di Bossi e della Lega necessita capacità disumane. C’è chi ne ha fatto un’arte sopraffina. Giuliano Citterio (dai più colti frequentatori del mio bar perciò detto Cittelius) da anni su Radio Padania giustifica tutto e il co
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