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Il debito pubblico, prima o poi, chiede il conto!

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di LUDWIG VON MISES  Malgrado le spiacevoli esperienze vissute in tempi passati con il debito, la gente è stata predisposta a prestare liberamente fede allo Stato modernizzato del XIX secolo. Si è in generale supposto che questo nuovo Stato avrebbe scrupolosamente onorato le obbligazioni volontariamente contratte. Capitalisti e imprenditori sono stati pienamente consapevoli del fatto che nella società di mercato è possibile preservare la ricchezza acquisita solo riacquisendola ogni giorno in una difficile competizione con tutti, imprese già esistenti e nuovi venuti provenienti dal nulla. L'imprenditore invecchiato e stanco, non più predisposto a rischiare la ricchezza faticosamente guadagnata in nuovi tentativi di soddisfare i bisogni dei consumatori, e gli eredi dei profitti di altri, pigri e consapevoli della loro inettitudine, hanno preferito investire nel debito pubblico, perché desideravano essere affrancati dalle leggi del mercato. Ora, il debito pubblico perpetu
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1 COMMENT

  1. Francamente mi stupisco di come tengano bene i tds italioti.
    Es. Btp Tf 2,15% Mz72 quota oggi 57,63 contro il minimo storico di due anni fa di 49,10.

    Invece il France .5 25-May-2072 è andato al minimo storico 25,6 proprio in questi giorni. Similmente i matusa Austria Tf 2,1% St2117 (57,20) e Austria 0,85 GN 2120 8 (30,00).

    E lo spread è ai minimi, con un debito pubblico di oltre 3 mila miliardi. Insomma, o la Meloni è una fattucchiera, o per me non c’è spiegazione.

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