di MATTEO CORSINI
"Era ormai inutile mantenere il tetto fissato al cambio del franco contro l'euro a 1,2… abbiamo concluso che è meglio uscire ora che tra 6 o 12 mesi quando il quadro potrebbe essere più difficile ovunque… la decisione presa non è dovuta al panico ma è stata valutata con attenzione, non era più sostenibile mantenere il tetto". Con queste parole Thomas Jordan, presidente della Banca Nazionale Svizzera (BNS), ha commentato la decisione, assunta il 15 gennaio, di rimuovere il livello massimo contro euro a 1.20 introdotto nel settembre del 2011, tagliando contestualmente il tasso di riferimento da -0.25 per cento (la Svizzera aveva introdotto il tasso negativo lo scorso dicembre) a -0.75 per cento.
All'epoca il franco veniva da un periodo di rivalutazione nei confronti dell'euro essendo considerata una moneta rifugio in un periodo in cui stava peggiorando la crisi dei Paesi periferici dell'Area Euro. Quando il cambio contro euro arrivò a sfondare la parit