di PAOLO L. BERNARDINI
“Accade anche che l’illusione sia cosciente, esplicita ed elaborata. Il turismo si riduce allora alla visita di una finzione di falsi ‘altri’, di copie. La quarta ambivalenza del turismo, che è anche quella del nostro mondo in generale, è l’ambivalenza del reale e della sua copia nel momento in cui le copie sono sempre più realistiche e il reale sempre più penetrato dal simulacro e dalla finzione. Las Vegas è famosa non solo per i suoi giochi, ma anche per le sue riproduzioni di monumenti europei. Ci si va apposta per vedere delle copie, delle copie situate, occorre dirlo, in un ambiente particolare che rappresenta da tempo, per molti visitatori, una sorta di mito.” - Marc Augé, Rovine e macerie, trad. it di Aldo Serafini, Torino, Bollati Boringhieri, 2004, pp. 56s. (ed. orig., Le Temps en ruines, Galilée, Paris 2003).
A Las Vegas, nel cuore del deserto del Nevada, prospera una Venezia affatto peculiare. Si tratta di “The Venetian”,