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Il governo argentino abolisce i contributi obbligatori a favore dei sindacati

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di CARLO CAGLIANI Il Presidente Javier Milei ha firmato, il 6 novembre scorso, il Decreto 149/2025, che abroga la disposizione sulla "solidarietà sindacale" prevista dalla Legge 23.551. D'ora in poi, le quote sindacali potranno essere detratte dalla busta paga solo con l'espressa autorizzazione del lavoratore. La ganga sindacale argentina lo definisce un "colpo fatale", mentre il governo lo celebra come un passo avanti verso la libertà individuale, la libertà di scelta di ciascun lavoratore. Il DNU 149/2025, promulgato qualche giorno fa, elimina dunque l'obbligatorietà dei contributi sindacali per i dipendenti e i datori di lavoro non affiliati. La misura stabilisce che la quota sindacale diventerà volontaria, inoltre le aziende non saranno più obbligate a trattenere o versare i contributi per i dipendenti non iscritti al sindacato. Prima di questo decreto, la spoliazione dei lavoratori avveniva con la scusa della "solidarietà sindacale", un "principio" in base al quale t
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