di GIORGIO CALABRESI
Sono passate più di due settimane dal voto e il futuro governo di questo sgangherato Paese è sempre in alto mare. E la prospettiva di nuove elezioni sembra avvicinarsi: non in estate, ma molto probabilmente in autunno. A meno che non si scopra che l'Italia può andare meglio senza un governo pienamente operativo.
L'arrivo dei deputati e senatori del M5S in Parlamento per le operazioni di registrazione non modifica la linea politica 'a cinque stelle': nessuna fiducia ad un governo guidato dai partiti. Anzi, ''chi decidera' di'' fare accordi ''sara' fuori dal MoVimento''. E stavolta il diktat non arriva da Beppe Grillo ma dalla capogruppo in pectore alla Camera, Roberta Lombardi, che rivendica indipendenza di pensiero dal leader del M5S. Insomma, i pontiere messi in campo da Pier Luigi Bersani hanno di fronte a loro una montagna apparentemente invalicabile. Oggi si cimentano nell'impresa Davide Zoggia, Rosa Calipari e Luigi Zanda. ''Un dialogo in trasparenza
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