di GIANLUCA MARCHI
Premettiamo una cosa: non ho mai avuto particolare simpatia "politica" per il prof. Giulio Tremonti e penso che spesso e volentieri sia stato sopravvalutato negli importanti ruoli che ha ricoperto nel governo di questo Paese. Spesso e volentieri ha predicato in un modo e razzolato in un altro. E poi diciamocela tutta, non ha avuto poche responsabilità nel'aver portato l'Italia sul ciglio del bnaratro: se non altro perché assecondava, magari tacendo polemicamente, alcuni comportamenti del suo premier. Entrambi, tanto per essere chiari, hanno tradito brutalmente la "rivoluzione liberale" per la quale in molti li avevano votati.
Ma questo è il passato, che pure non va mai dimenticato per analizzare i comportamenti politici. Oggi il fiscalista docente a Pavia (il termine quasi spregiativo con cui l'hanno sempre apostrofato i colleghi universitari di altre materie economiche) si presenta ora come il motore di un movimento politico - 3L - che si ripropone
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