di STEFANO MAGNI
Il Tea Party, il movimento anti-tasse, si mobilita anche in occasione di queste elezioni locali di fine maggio. Nel loro pledge (promessa) “Una firma contro le tasse” chiedono ai candidati sindaci e consiglieri un impegno a dire un “no” in più: votare contro tutte le proposte di aumento delle tasse locali. Non solo: un impegno, a smettere di regalare allo Stato centrale, a Roma, quanto raccolto sul territorio. Ciò vale soprattutto per i comuni del Nord produttivo, che sono diventati (loro malgrado) i maggiori contributori netti della finanza italiana. Senza, per altro, ricevere nulla in cambio. A Lodi, capoluogo di provincia nel Sud della Lombardia, un primo candidato sindaco ha firmato il pledge. Si chiama Andrea Dardi, classe 1989, si candida al di fuori degli schieramenti tradizionali sostenuto da: Fratelli d’Italia e Lista Pensionati. Fratelli d’Italia? So che citare un candidato di Fratelli d’Italia su “L’Indipendenza” è come parlare di d
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