di GILBERTO ONETO
Quello dell’immigrazione dovrebbe essere un robusto tema di battaglia per la Lega e invece sta diventando un ulteriore elemento di confusione.
La gente è stanca, sfiduciata, infastidita e spaventata da una invasione foresta sempre più numerosa e prepotente: tutti i media e le forze politiche hanno deciso che sia una vicenda irreversibile e perciò tentano di rubricarla come una straordinario vantaggio per tutti, una opportunità, una risorsa.
Vediamo alcune vicende significative degli ultimi giorni.
Borghezio dice la sua sul ministro Kyenge, che coincide con quello che quasi tutti pensano: tanto basta perché venga espulso dal gruppo parlamentare a Strasburgo. La Lega non lo difende.
Dolores Velandro, della Lega di Padova, augura un po’ grevemente alla Kyenge una esperienza sgradevole. Usa un linguaggio inappropriato, parla come al bar o per strada, certo non come dovrebbe fare chi ha una posizione politica visibile. Non viene redarguita per mal
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