di MATTEO BERINGHI
Nel mese di giugno milioni di italiani si accingono ad essere estorti di parte del proprio patrimonio grazie a quella "meravigliosa" tassa chiamata IMU (l'aggettivo meravigliosa è preso in prestito da un ex ministro). Il pagamento di questa tassa comporta l'elaborazione di un modello F24 da consegnare alla banca o alla posta per il pagamento. Stato e Comuni non si preoccupano neppure di inviarti a casa un bollettino compilato o parzialmente precompilato. Nonostante vengano spese cifre stratosferiche per l'informatizzazione della pubblica amministrazione, i benefici di tale informatizzazione sono assai esigui.
Il cittadino è costretto ad impiegare la propria attenzione ed il proprio tempo per il calcolo dell'importo dovuto e per l'elaborazione del modello F24 (salvo che non ricorra ad un Caf o ad un commercialista a sue spese). Può utilizzare certamente qualche sito internet per il calcolo e per la stampa dell'F24, ma diciamoci la verità: quante persone h
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