di SIRIO TURATI
Secondo un piano nazionale annunciato dalla Presidente argentina Cristina Fernandez de Kirchner lo scorso 4 luglio, e divenuto legge qualche giorno fa, d’ora in poi sarà obbligatorio che le banche private che detengono l’1% o più dei depositi nazionali concedano crediti per gli investimenti produttivi, ad un tasso di interesse fisso non superiore al 15% (quindi ben al di sotto del 25% attuale) e con un periodo di grazia minimo di tre anni. La nuova disposizione riguarda dalle 25 alle 30 banche, e più grandi sono le banche, più alta è la percentuale dei crediti che saranno costrette a concedere, il 50% dei quali andranno a piccole e medie imprese.
Nello spiegare la decisione, la Fernandez ha dichiarato che non è più accettabile che solo il Banco de la Nacion di proprietà dello stato continui ad accollarsi la responsabilità di elargire crediti per investimenti produttivi mentre le banche private fanno i soldi e concedono solo prestiti che rendono alti p
Comments are closed.