di COSTANTINO de BLASI
Quando 20 anni fa la tempesta giudiziaria di Mani pulite si abbatté sulla prima repubblica i partiti che erano stati protagonisti del cinquantennio post bellico furono spazzati via. La DC si sciolse in mille rivoli; il PSI craxiano scomparve del tutto lasciando la bandiera della tradizione socialista a pochi singoli nostalgici; anche il PCI, sostanzialmente risparmiato dal ciclone tangenti, si ricostituì in formazione socialdemocratica abbandonando, almeno in parte, la cultura della falce e martello. Un fenomeno nuovo e straordinario colse l'occasione di colmare il vuoto politico che si era presentato, cavalcando l'idea, "sovversiva", della rivoluzione liberale.
Anche sotto il profilo macro economico le analogie con l'oggi sono tante e preoccupanti. Il rapporto debito pil era nel ‘94 al 122%, il tasso di disoccupazione al 10,6%, l’inflazione intorno al 4%. Solo il deficit corrente era sensibilmente superiore a quello di oggi, frutto com’era de
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