di ENZO TRENTIN
In questo intervento chiedo al direttore di questo quotidiano, Gianluca Marchi, di non considerarmi un giornalista, ma un semplice cittadino animato da spirito civico. Desidero sottolineare il prima, il durante e il dopo di un processo intellettuale. Processo che non è solo pensiero, ma si fa anche azione. Azione che sale a vertici inebrianti, precipita in abissi disperati dove sempre, però, ritrova la via per ripartire.
In queste righe con passione, senza risparmio e soprattutto senza interesse personale, procederò alla descrizione di una metodologia atta realizzazione di un sogno. E così come tutto procede per cicli, anche questa avventura si dipana come un'onda: dall'esaltazione allo sconforto, con la meta ora a portata di mano ora improvvisamente di nuovo lontana, ma sempre, pur arretrando, mai di ritorno al punto di partenza. Il sogno è una società diversa, ove libertà e pace siano garantite a tutti gli individui, con salvaguardia della loro diversitÃ
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