di REDAZIONE
Poco meno di 600. Tanti, secondo un ufficiale della questura, sarebbero stati gli attivisti e i simpatizzanti di Indipendenza Veneta, giunti a Venezia per manifestare il disagio dei veneti e, soprattutto, per firmare e presentare al Consiglio Regionale una risoluzione favorevole al referendum per l'indipendenza. Secondo altri, invece, 1500 circa stipati lunghe le calli, rumorosi ma educati, che hanno sfilato tra gli applausi dei veneziani, lo stupore dei turisti, i complimenti di un gruppo di catalani in vacanza a Venezia e il rifiuto di una pensionata che ha accolto il transito della testa del corteo in campo Santa Margherita con un secchiata d'acqua. Al di là dei numeri e dell'entusiasmo dei partecipanti, la manifestazione di oggi rappresenta una tappa fondamentale per il Veneto.
Anzitutto perché, lo si voglia riconoscere o meno, il percorso proposto da Lodovico Pizzati e i suoi non è campato per per aria, ma ha un iter ben definito, che punta dritto a Bruxel
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