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Inflazione, BCE e il solito vittimismo da straccioni

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di MATTEO CORSINI Dopo anni di politiche monetarie ultraespansive, le banche centrali stanno rincorrendo i prezzi al consumo, in crescita oltre il 10% su base annua, contro un obiettivo (peraltro arbitrario) del 2%, che a parere dei banchieri centrali corrisponderebbe alla stabilità dei prezzi. Dopo l'ultimo rialzo effettuato dalla BCE (50 punti base, per totali 250 punti da luglio), i tassi di interesse reali sono ancora abbondantemente negativi se si considera l'inflazione dei prezzi al consumo corrente, e restano negativi anche in base alle aspettative implicite nelle quotazioni degli inflation swap, su ogni orizzonte temporale. Non deve stupire, quindi, l'annuncio di ulteriori rialzi nei prossimi mesi, oltre all'avvio, a marzo, di una pur timida riduzione delle dimensioni del portafoglio titoli. Eppure a sud delle Alpi si è registrata la (solita) reazione da vittimismo straccione, dato che all'annuncio i rendimenti dei titoli di Stato sono aumentati e lo spread verso i Bund
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1 COMMENT

  1. Mi permette una correzione, dottor Corsini?. “Quanto a Crosetto, se veramente non ha capito, legga”. Punto, senza Mises che è troppo per lui e per tutti i suoi colleghi di governo (speriamo non per Nordio, almeno). La sinistra si atteggia a portatrice unica del sapere quando è invece composta da ignoranti patentati, anche in virologia. Ma purtroppo ha ragione quando parla delle scarse conoscenze degli avversari e della loro ritrosia ad apprendere. Ritrosia presente anche a sinistra ma in tale luogo c’è la furbizia di non mostrarlo. Gli pseudodestri sembrano invece volersi vantare dei loro limiti culturali. Stupidi? Sì, come gli elettori di sinistra.

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