di RODOLFO BALLARDINI
«Sì, abbiamo sbagliato nel dopo Tahrir, perchè abbiamo lasciato che gli islamisti ci derubassero della rivoluzione. Ma non è terminata, e continueremo a rivolgerci a tutti gli egiziani per ottenere i diritti che i martiri hanno conquistato». Parole amare, ma anche di lotta, in bocca a Abdel Ghani Hendi, quadro del partito «11 febbraio», un giovane di piazza Tahrir, il luogo simbolo della rivoluzione che l'anno scorso ha fatto cadere il regime trentennale in Egitto, a poche ore dalle elezioni che porteranno il primo presidente dell'era post-Mubarak.
Dai commenti lasciati in calce agli articoli sull'Islam apparsi su questo quotidiano, si evince che alcuni lettori vorrebbero che si scrivesse solo di indipendenza. Forse hanno ragione ma dovrebbero fare mente locale che l'Islam e l'Indipendenza sono agli antipodi. I media italiani mi pare abbiano celato, o mi è sfuggito, la composizione del voto che il 6 Maggio scorso ha portato il socialista Hollande a
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