di REDAZIONE
Tra le colline del prosecco tanti sanno che Loris Serafin è uno dei componenti dell’Ufficio anti frodi di Conegliano. O meglio: lo sanno i titolari di molte aziende del settore vitivinicolo (dai coltivatori a chi offre servizi) e soprattutto quelli che negli ultimi anni gli avrebbero regalato soldi o pieni di benzina per averne i favori. Questa perlomeno l’accusa alla base dell’indagine avviata dalla Guardia di Finanza e coordinata dal pm Iuri De Biasi. Loris Serafin è stato arrestato (ai domiciliari) per i reati di concussione e tentata concussione ai danni di tre aziende: una di Pieve di Soligo, una di Farra di Soligo e l’ultima di Valdobbiadene.
Ma l’elenco potrebbe allargarsi ad altre imprese del settore. Perché, ritiene la Finanza, l’ispettore, 51 anni di cui 20 al servizio dell’Ufficio antifrodi, grazie al suo lavoro aveva «le mani in pasta» e sapeva come far valere la sua professionalità anche al di fuori del lecito. Secondo quanto ricostru
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