di FABRIZIO DAL COL
Quando un'azienda di natura privata non è più in grado di produrre utile, e il suo indebitamento è fuori controllo, nella maggior parte dei casi è costretta ad accettare l’amministrazione controllata. Durante questa fase molto spesso accade che si proceda verso un concordato preventivo e ciò viene deciso per evitarne il fallimento. Solitamente, proponendo l’alternativa di un pagamento ridotto del 40-50 % sul monte dei debiti, si avvia la procedura di rinegoziazione del debito verso i creditori, al fine di salvare l’azienda. Se i creditori, o una parte di essi, rifiutano il concordato preventivo o l’azienda non è grado di farvi fronte, i registri vengono depositati in tribunale che, con la nomina di un curatore fallimentare, avvia la procedura di fallimento.
Se definissimo il paese Italia come un’azienda, dovremmo per forza distinguerne la ragione giuridica, ovvero che l’azienda Italia non è di natura privata, e come tale considerar
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