di GIOVANNI ACQUATI
Per cambiare l'Italia prima bisogna cambiare gli italiani. Ed è un compito arduo e difficile perché emerge in modo evidente, soprattutto in situazioni sociali come l’attuale, il “carattere Italiano” che si evidenzia nel fatto che gli Italiani non si sentono parte integrante del proprio Stato ma danno prioritaria importanza alla famiglia, al privato, ai gruppi nei quali sono inseriti e/o nei quali si riconoscono. Lo Stato diventa così un ostacolo, un peso e viene visto come soggetto che abusa dei suoi cittadini. Verso lo Stato si hanno solo pretese e si tendono a non considerare i doveri che impone comunque una vita collettiva.
Ciò, bisogna precisare, si è aggravato soprattutto negli ultimi 20/30 anni, perchè la politica è sempre più degenerata a luogo per farsi gli affari propri, e non dà la sensazione di occuparsi degli interessi generali della comunità, accentuando chiaramente il desiderio dei cittadini di arroccarsi e rinchiudersi nel prop
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