di GIANMARCO LUCCHI
Troppo facile. Si pensava che la rielezione di Napolitano avesse spianato la strada per il governo delle larghe intese, ma non si erano fatti i conti con la balcanizzazione del Pd che ormai non è più un partito, ma un casino. Le parole di Rosi Bindi sul no ad un governo presieduto da Enrico Letta e alla strada delle larghe intese 'riaprono' lo scontro nel Pd e rappresentano un segnale della difficolta' che le forze parlamentari troveranno per formare un governo. Pd, Pdl e Scelta civica naturalmente aspettano l'intervento di oggi in Aula di Giorgio Napolitano. Il presidente della Repubblica dopo aver giurato tornera' a chiedere, nel suo discorso di insediamento nell'Aula di Montecitorio, un'assunzione di responsabilita' ai partiti, affinche' non ci siano ostacoli per una condivisione degli sforzi che occorrera' fare per rimettere l'Italia in carreggiata. L'appello e' sempre lo stesso ed e' finalizzato alla coesione nazionale. Un appello che verra' rivolto anche
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