di FRANCESCO ROSSI*
La Lega Nord è stato un movimento di estrazione popolare che, per merito di Umberto Bossi, seppe ergersi a rappresentanza di una serie di legittime istanze per troppo tempo calpestate, ma mai del tutto sopite. I Popoli Padano-Alpini, attraverso lo “strumento” leghista, iniziarono finalmente a raggiungere una consapevolezza discretamente unitaria e diffusa, aldilà delle matrici ideologiche, di costituire una comunità sociale e valoriale ben differente per storia, cultura, abitudini e interessi da quelle costituite da altri popoli insieme a cui la beffarda unificazione garibaldina lì aveva racchiusi in quel contenitore massonico chiamato “italia” (la lettera minuscola non è un errore di battitura). Naturalmente il malcontento ed il successo della Lega Nord all’inizio degli anni novanta potè contare anche su potenti fattori contingenti (la crisi politica, Mani Pulite, il discioglimento di partiti quali la DC ed il PSI). In ogni caso, tra alti e bassi
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