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La dittatura comunista cinese arresta imprenditore pro-democrazia

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di ANTONIO FATIGUSO In una Hong Kong sempre più sotto il tallone di Pechino finisce in manette anche il magnate dei media Jimmy Lai: comparso in tribunale per le accuse di frode - ultimo dei procedimenti penali contro gli attivisti critici verso il governo locale e quello centrale cinese - è stato arrestato in aula. A Lai, 73 anni, fondatore e proprietario del tabloid Apple Daily, schierato a favore delle riforme democratiche, è stata negata la libertà su cauzione per un presunto "pericolo di fuga". Il processo partirà ad aprile con un giudice nominato secondo la nuova e contestata legge sulla sicurezza nazionale imposta sulla città dalla Cina. La vicenda è maturata all'indomani della condanna a 13 mesi e mezzo a carico di Joshua Wong, tra i più noti attivisti pro democrazia, mentre per Agnes Chow e Ivan Lam, riconosciuti colpevoli con Wong di "incitamento, organizzazione e partecipazione a una manifestazione illegale" di giugno 2019, la pena detentiva è stata r
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