di ANDREW TORBA
Se hai passato un po’ di tempo online ultimamente, avrai notato che tutti parlano della nuova stagione di Black Mirror su Netflix. Il nostro appetito culturale per le storie distopiche sembra insaziabile: ogni pochi anni, una nuova ondata di futuri cupi invade i nostri schermi e scaffali. Come molti della mia generazione, sono cresciuto con gli avvertimenti di questi racconti: immerso nei mondi cyber tenebrosi di Matrix, guardando ribelli mascherati combattere la tirannia in V per Vendetta, leggendo 1984 di Orwell a scuola.
La distopia è ovunque—ed è diventata così familiare, così "memificabile", che farlo notare ormai sembra quasi un cliché. Ma ecco l’ironia: mentre divoriamo avidamente l’ultima puntata di Black Mirror rassicurandoci che queste realtà distorte non potrebbero mai accadere a noi, chiudiamo gli occhi di fronte alla distopia strisciante che modella ogni giorno le nostre vite.
Il nostro mondo è un romanzo distopico. I neonati vengono scart