di TONTOLO
La Lega perde il pelo, ma non il vizio e, soprattutto, non dimentica certi “amichetti” che in passato han parato le chiappe ai tanti disastri economico-finanziari del Carroccio.
Dalla mia Apecar con annessa parabola, mi son letto queste righe tratte da l’inkiesta.it: “Il 9 luglio il governo Monti lo aveva abolito, ma con emendamento sul decreto spending review la Lega Nord ha ripristinato l'Odi, il cosiddetto fondo Brancher, dal nome del presidente Aldo Brancher, ex ministro lampo per il Federalismo, già condannato a due anni per la scalata Antonveneta. 80 milioni di euro in cassa, con una commissione autorizzazione progetti formata tra gli altri dal leghista Daniele Molgora, già presidente di provincia e deputato”.
Insomma, la Lega 2.0 di Maroni – che stando quasi trent’anni di fianco a quello che ce l'aveva duri ne ha viste di cotte e di crude” – non si pone tanti problemi quando c’è da chiudere un occhio su certi personaggi come Brancher, c
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